Maria Aulizio, nacque a Squinzano provincia di Lecce il 27 settembre 1935 da padre pugliese e madre piemontese. Superate le vicissitudini del periodo bellico, il padre medico dopo varie peregrinazioni si trasferì per ragioni professionali in Sardegna con la famiglia. In questa terra aspra e splendida, nel cuore della Barbagia a Nuoro,la pittrice visse i suoi primissimi anni di fanciulla in un mondo così diverso e ricco di contenuti autentici e vitali, dove la forza dolce e primordiale del paesaggio l'affascinò a tal punto da divenire, nella sua fantasia la sintesi inconscia di un certo concetto di paesaggio. Molti anni dopo questo concetto paesaggistico che non l'abbandonerà più, ricostruito e filtrato attraverso il desiderio di rivivere quei luoghi felici, quegli spazi infiniti, anche quando purtroppo dovette abbandonare questa terra per seguire la famiglia nel continente, sarà l'oggetto martellante di tutta la tematica del suo operare artistico. Nel dopoguerra si trasferì con la famiglia a Forlì, che considerò sotto ogni suo aspetto come sua città natale, e qui visse sempre. |
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Dopo gli studi magistrali si dedicò completamente alla pittura, dalla quale si sentì sempre attratta in modo naturale, coltivando contemporaneamente la passione per la scrittura e in particolar modo la poesia. Negli anni'80 fondò e diresse la rivista "Rivivere" mensile di scienze, arte e cultura. Tra le sue mostre di pittura maggiormente significative vanno ricordate: "Le Vigne dell'etna"-Forlì 1992- "Moruroa mon amour"-Forlì 1995- "Percorrere la realtà, rincorrere la luce"-Forlì 2000-. Vincolò sempre la sua attività di pittrice e scrittrice, oltre che alla privata esigenza di espressione individuale, anche alle più ampie ragioni morali e civili del suo tempo, con spirito di appassionata e intensa partecipazione. |